“Vecchi ricordi” o “L’Attore”.


19 settembre 2025


  Antonello, Calogero, Danilo e Marco.  



antefatto marzo 2004!


buona parte del report è imperniato sui ricordi di una uscita e foto fattaci da Daniele nell'esatto punto di più di 20 anni addietro
......27 marzo 2004





REPORT del 2025


Scrive Calogero Pizzo:
Non so se intitolarlo “Vecchi ricordi” o “L’Attore”

Non sapevo se uscire, visto il caldo ancora persistente. Ma l’orario scelto era allettante: le 17! Lo Zio è un bravo regista. Ma poi, in chat, arrivano solleciti ad uscire prima e scorgo che, oltre Danilo e Antonello, ci sarà anche GLuca Colomo. Che piacere. Non mi stresso ed esco comunque con calma…ed in ritardo (e poi, provate voi ad avere altri figli motociclicsti che vi fanno sparire le cose).
Arrivo al bar ed all’attacco dello sterratone lancio un messaggio in chat: sto salendo! Sembra una minaccia…Si saranno spostati a lato strada? Comunque sono solo le 17:40…leggermente in ritardo .
Vado su e, visto che non devo inseguire nessuno….inseguo me stesso. Mi posiziono e cerco di spolverare un po' di ruggine dalle ossa e dalla mente, tenere un’andatura che concili dolori alle braccia per tendini e sospensioni a schifo, con forcella da rifare.
Ma non voglio che la pena duri molto …e tiro un po'. Faccio tutto il tratto sino al bivio dei PIETRONI (tenete a mente…….torneranno ;-) ) giocandomi un bel po' di jolly. Ma i jolly in moto fanno lo stesso effetto che a carte: quando te ne vengono molti, ti danno più adrenalina …e tiri. Sperando che nella partita arrivino sufficienti.
Questa partita è stata generosa di jolly .
Dopo il bivio dei Pietroni ho anche dato un po' di più, visto che sono scese le probabilità di un frontale con Zio & Co. La mappatura hard fa il suo dovere. Le correzioni dell’ultimo millisecondo, con apertura brutale (cifr. “quando sei incerto, tieni aperto”), rimettono in linea. Pietre…si…mi pare di averne viste. Anzi, più che viste, sentite, visto che ormai la vista comincia ad essere più sfocata.
Comunque giungo al nuraghe, che la compagnia sta già muovendosi per ripartire. Se la sono fatta la chiacchierata! Ma dovevo essere visibilmente provato e sudato, perché si risiedono e mi dicono di respirare un po': sudavo un po' ma comincio a grondare ancora più copiosamente come mi scendono i battiti.
Quindi ci mettiamo a chiacchierare, 2° round causa mia, e pensando alle prestazioni della mia moto, che oggi mi hanno provato, tiro fuori che sto ripensando a prendere un TT600E dei vecchi tempi gloriosi …anni 2000. Almeno la sella era più comoda.
E cadiamo nei “ricordi”! GLuca mi dice che era ed è un cancello (me lo diceva anche allora) e Marco tira fuori la volta che, facendo PIETRONI in discesa, accappottai e mi lussai il braccio sx. Quindi occasione per ripassare l’episodio (vedi video) e produrre diversi ricordi, che un giorno porteranno a risolvere l’eterna diatriba: chi c’era subito dietro Gluca e Biba? Pare sia una posizione ricercata
Video :


Io ricordo che stavo dietro GLuca e che, osservando Biba sopportare quei passaggi incredibili seduta praticamente sul codino, mi sono ben distratto e, credo, una pietra mi ha chiuso lo sterzo facendomi accappotare. Ma forse racconto meglio in video.
Bene, si riparte e si fa Monte Mela. Antonello dice: GLuca viene con me. Capisco che, con il bisonte di GLuca, convenga fare il pezzo al contrario per vederci poi al panorama. Quindi partiamo subito dopo, con Danilo avanti e Zio che ci aspetterà alla sosta 2° panorama.
Solita stradina interessante e strettissima, con pietre nascoste che tentano sempre di buttarti fuori. Un bell’impegno di equilibrio e corretta accelerazione e frenata. Danilo, aprendo la strada, veloce e con guida precisa come sempre, mi indica e ricorda quale è il bivio corretto per l’attacco “nascosto” (quello dove lo Zio non vuole si sgommi!!!!) e poi via per il sottobosco, con fosse fatte dai cinghiali, pietre traditrici e rami che ogni tanto tentano di infioccinarti. Ormai è diventato quasi un videogioco: escine vivo e fai punteggio.
Prima delle paraboliche in salita, raggiungiamo chi? GLuca!!!....Ma non dovevano passare dall’altra?
Ahhhh, ecco perché la strada mi sembrava più larga! L’ha allargata col Bisonte di Monte Mela.
Sale davanti a noi col rumore di una motrice al portocanale. Cupo, potente ed inesorabile.
Giungiamo al punto panorama fronte 7 Fratelli e la vista è mozzafiato: bellissime cime accerchiate da un colletto di nuvole. Qualche foto e sorrisi (oggi non mancano!) e si riparte a raggiungere lo Zio che aspetta al punto sosta per il secondo panorama, questa volta fronte opposto: Castiadas e Costa Rei.
Qui, dopo il solito breve percorso a piedi e una discesina nei roccioni che è una goduria da fare con gli stivali da enduro, ogni tanto qualcuno perde l’equilibrio, con qualche inciampo per via della distrazione del bel panorama. La veduta è abbastanza libera e subito ci si cimenta ad individuare questa o quella località. Gli esperti si confrontano (vedi video ),
Video :
ed io sto a godermi lo spettacolo, con lo Zio che, anche lui indietro di qualche passo, si accorge delle mie riprese …non solo video.
Tra le varie, oltre che i confronti sulle località individuate dal punto d'osservazione, pare che questo posto ispiri argomenti piccanti. Ricordo che anche qualche uscita fa, con un ospite di vecchia conoscenza dello Zio e di altri presenti, si ripassarono un po' di giovani avventure …e gli onori al gentil sesso erano d'obbligo . Argomenti strettamente enDurissimi! . Questa volta è GLuca a tirar fuori un argomento abbastanza serio e con un interrogativo profondo: “…io non capisco a questa età come si possano o non si possano guardare …se poi sei sposato o accompagnato…insomma voi…che siete…cioè, chi più chi meno… insomma avete le mogli…le compagne…le donne….cioè, non fraintendete… ma così...per parlare..." Come fare, passssaworrrd!.
Il saggio Antonello mette termine all'argomento che stava prendendo una piega strana (qualcuno rideva, qualcuno cominciava a piangere e minacciava di buttarsi...) e ricorda che per certi argomenti c’è il bar. Bravo Antonello. Grazie. Ci dai il tempo, mentre scendiamo, di provare a riflettere su quanto NON abbiamo capito ed a confezionare qualche NON utile contributo. Magari la birra ci aiuta.
Scendiamo di buona lena e parto appresso ad Antonello. Gli altri a seguire. Non pago della salita dell’inizio uscita, alla Sfinge supero Antonello e me ne vado a finire di mandare a fondo corsa le forcelle. Al bar, poi Antonello mi dirà che non mi ha visto proprio bene in qualche punto. Tranquillo Anto, avevo ancora 2 jolly.
Arrivato alla casetta in pietra aspetto per fare qualche foto del passaggio. La casetta in pietra è un punto dove difficilmente non riesco a fermarmi. E’ come una stazione che rende omaggio al passato. Forse in qualche altro report lo avrò raccontato, ma questo punto è stato, alle prime uscite qui a MP, la PRIMA fermata, dopo la partenza dal bar, dove si prendeva fiato e lo Zio si accendeva il “zigarro”. Indimenticabile figura, che raggiungevamo ed era già lì, fronte casetta in pietra, moto in cavalletto, senza già il casco e zigarro acceso a monito “son qui che vi aspetto…pischelli”. E forse anche GLuca, a questo ricordo, è stato ispirato per quanto ci dirà al tavolino al bar. Attendete un attimo e tenetevi forte!
Partiamo dalla casetta e, mentre Antonello era già andato, GLuca, molto gentilmente, ci dice che lui va avanti, ma tanto NON FA POLVERE! Edddaiiii, ma allora oggi ci vuoi proprio far scompisciare!. No, no, ci assicura che lui gestisce questo tipo di guida per quando porta i clienti. Cavolo, per come ce lo dice, a parte l'essere un tipo grosso e che va rispettato, ci convince e ammutoliamo. Ma io sono come San Tommaso... e gli vado appresso come un ficcanaso! Bene, vi dico solo che ridevo sotto il casco pensando ai clienti di GLuca che arrivando a termine giro dovevano sembrare l'esercito di terracotta Ma dai, d'estate, così con questi sterratoni.
Arriviamo al bar è prendiamo posto ad un tavolo per quattro centrale, più aggiungiamo una sedia capotavola per lo Zio, che, non è che si è fermato a lungo alla casetta in pietra, è che ora “preferisce” arrivare con calma. Comunque in sua attesa un altro commensale, accomodato ad un tavolino singolo e con canottiera bianca stile nonno anni 50 al poetto, ci chiede se servisse il suo posto…????
Ecco, credo da questo punto in poi le risate sono aumentate a dismisura. Insomma, ci dice che in genere arrivano due tipi vestiti come noi e aspettano che lo liberi perché si vogliono sedere generalmente lì, e lui gentilmente finisce od a volte si siedono con lui.
Mah…rifletto…Sicuramente questi tosti tipi lo bullizzano. Ma già sorridiamo perché ci fa una descrizione dei tipi, che ha del trascendente: uno alto, capelli lunghi, …e mentre lo descrive passa lo Zio! “Ecco e luiiii…ho visto la luce!!!” E giù a ridere! Ma lo Zio, presumibilmente ben a conoscenza del tipetto strano, manco lo c.ga e tira dritto a salutare il titolare e altri. Intanto noi ci accomodiamo e ordiniamo le birre. E GLuca, che tra l’altro ordina ACQUA (stavamo per salutare e andarcene!) tira fuori la sua intuizione (il viaggio di rientro è servito più a lui che a noi, ed ha saggiamente taciuto ogni riferimento all’argomento di cui sopra ):
“Conoscete BOROMIR?”
Io non lo so perché, ma da subito ci scambiamo delle occhiate con Danilo e cominciamo a sogghignare, come se già avessimo intuito qualcosa, non so…a fragu. E di sicuro ci sarebbe stato da ridere. Rispondiamo NO…francamente no. Quindi cercando col telefono, ecco che appare l’immagine di BOROMIR (andate a cercarlo). E GLuca dice: “ Ecco, guardate come somiglia a Marco! Lo Zio!”. Io subito mi sono girato nella direzione dove stava Marco, ma non tanto per vederlo nella posa che magari lo avvicinerebbe al noto (ora) ATTORE, quanto più per evitare che lo spruzzo della birra finisse in faccia a GLuca. Danilo stava per recuperare le orbite degli occhi da un altro tavolo, mentre Antonello, con la sua impassibile flemma, diceva a GLuca che aveva il numero di un buon oculista.
Ma poco dopo si è dovuto arrendere ed ha accennato ad un piegamento in avanti per una risata educatamente soffocata. Credo si sia messo a ridere anche il nostro amico del tavolino singolo, che ci ha accolto. Potete immaginare: gli abbiamo demolito un mito. Chissà se ha fatto rientro a casa o vaga ancora per il cammino di Santa Barbara alla ricerca di un altro motivo d’esistere.
Grazie al cielo Marco, Lo Zio, ci raggiunge che avevamo ormai soffocato le risate con già mezza birra. Ma GLuca non è pago e ripropone l’argomento. Gli mostriamo con chi lo stavamo “somigliando” e preso il telefono in mano, lo guarda per oltre 3 o forse 4 secondi e, secondo me, comincia a crederci. Poi alza lo sguardo, vede le nostre facce… riprende a respirare ed esclama: si voleva!

No dai, è stata una serata fantastica
. Alla prossima!
Kalo


Vocale di Daniele sui fatti del giorno 27 marzo 2004 :




Scrive Marco:
comunque al bar abbiamo proprio riso di cuore, a mezza birra bevuta, Gianluca interviene per iniziare un discorso serio ...., Calogero lo interrompe 3 volte e Gianluca sta al gioco ridendo, Calo si zittisce e parte Danilo..." va be' ti facciamo parlare Gianlu...", e lui riattacca ed io " ohh...non interrompetelo più ehhh...", pausa ... Gianluca ci riprova e .... dal tavolo dietro si sente una vocina ..... "e fatelo parlare povero ragazzo...." era Tonio , l'avventore in canottiera



Scrive Calogero:
Ti sei dimenticato Antonello, che non è stato da meno al gioco.
Ma mi stava fregando, quando anche lui ha detto: e lasciatelo parlare!!! Con la sua sobrietà, mi stava facendo venire sensi di colpa...ma poi si è messo a ridere anche luimitico



Scrive Danilo:
L’unica cosa certa è che siamo molto più bravi con le cazzate che con l’enduro



















Ciao a tutti, alla prossima